La Terapia Anticoagulante Orale (TAO)

Abstract

Oramai il numero di pazienti affetti che necessitano di TAO è sensibilmente presente nella nostra S.C. Infatti circa il 16% utilizzano TAO per le varie indicazioni. Da qui nasce l’esigenza di produrre dei comportamenti diagnostico e terapeutici omogenei alle nostre strutture periferiche onde evitare discrepanze procedurali

Il fine è di rendere omogeneo in tutti i Centri della Struttura Complessa il medesimo approccio terapeutico nei pazienti sottoposti a terapia anticoagulante.

La procedura è stata valutata dal  Prof. Francesco Marongiu, Direttore del Dipartimento Scienze Mediche Internistiche della Università degli Studi di Cagliari in qualità di esperto e membro della Federazione Centri per la diagnosi della trombosi ela Sorveglianzadelle terapie Antitrombotiche (F.C.S.A.). E’ inoltre da evidenziare la assenza di Linee Guida specifiche e/o pubblicazioni valide e consolidate nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica in emodialisi ( nei pazienti non dializzati esiste ampia casistica e letteratura ) di grande “evidenza” in tale delicata materia.

Il protocollo è una sintesi di “Guida alla Terapia Anticoagulante Orale” chela FCSA ha prodotto per la gestione della TAO nel territorio e evidenzia le principali problematiche cliniche e terapeutiche routinarie o straordinarie nei pazienti in terapia anticoagulante orale . Il manuale  FCSA nella versione integrale del 2011 (ad oggi ultima edizione ) si allega alla presente e ne fa parte integrante.

Le procedure sottostanti non intendono sostituirsi alla valutazione clinica del singolo paziente da parte del Medico prescrittore ma il loro scopo è far sì che in un determinato ambito tutti gli operatori agiscano avendo delle indicazioni basali di riferimento. Il paragrafo 10 della procedura sarà somministrato anche agli Infermieri Professionali della S.C. in quanto direttamente interessati.

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